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L’abbandono volontario della casa familiare con i figli minori può comportare l’addebito della separazione. E non solo…

Nell’articolo vengono analizzate le conseguenze dell’abbandono volontario della casa familiare con i figli minori e come tutelarsi in casi del genere.

MATRIMONIO – SEPARAZIONE:  QUALI CONSEGUENZE CAUSA L’ABBANDONO DEL DOMICILIO FAMILIARE (C.D. TETTO CONIUGALE) CON FIGLI MINORENNI PRIMA DELLA SEPARAZIONE?

Nella fase iniziale della crisi di coppia, ovvero quando il rapporto culmina in una rottura insanabile del menage familiare, desta particolare preoccupazione l’allontanamento della casa coniugale con i figli minori, appunto, prima della separazione da parte del padre o della madre.

In caso di abbandono del tetto coniugale come tutelarsi?

Compito dell’avvocato divorzista è quello di attivare, nel più breve tempo possibile, le procedure giudiziali idonee per far cessare un simile comportamento.

Potrebbe essere necessario il deposito di un ricorso in Tribunale e, nei casi più gravi, di una denuncia-querela.

 

Abbandono volontario della casa familiare con i figli minori e addebito della separazione.

La vicenda che segue potrebbe intitolarsi Quando la moglie lascia il marito. Ovvero un allontanamento della casa familiare da parte della moglie con i figli minori (affrontato dalla Cassazione con sentenza n. 10719 del 08/05/2013).

Nella vicenda in questione la moglie aveva lasciato il marito e – volontariamente e senza alcun apparente e giustificato motivo – abbandonava la casa coniugaleallontanandosi insieme ai figli minorenni, ovvero quello che comunemente viene definito come abbandono del tetto coniugale della moglie con i figli.

Tale allontanamento comportava la sottrazione ingiustificata all’altro genitore (marito) di “ogni contatto per un protratto periodo di tempo con i figli”.

Nell’ambito del giudizio di separazione i Giudici di primo e di secondo grado, rilevavano la gravità del comportamento della moglie, pronunciavano l’addebito della separazione a suo carico, disponevano l’affidamento dei figli minori al padre, unitamente all’assegnazione della casa coniugale ed, infine, imponevano l’obbligo per la madre di versare a titolo di contributo nel mantenimento dei figli minori la somma di euro 250 mensili.

Nella specie la moglie non era riuscita a dimostrare una giusta causa che potesse giustificare l’allontanamento dalla casa (tetto) coniugale.

È bene ricordare che “l’allontanamento (della casa coniugale, ndr) prima della separazione, nella specie con i figli minori, al fine di escludere l’addebito, deve essere fondato su una giusta causa, il cui onere probatorio grava su chi realizza questa grave violazione dei doveri coniugali”.

ABBANDONO DELLA CASA (TETTO) CONIUGALE DA PARTE DELLA MOGLIE O DEL MARITO CON FIGLI MINORENNI PRIMA DELLA SEPARAZIONE – ADDEBITO

Il principio era già stato in passato enunciato dalla giurisprudenza di legittimità nel senso che  “il volontario abbandono del domicilio coniugale è causa di per sé sufficiente di addebito della separazione, in quanto porta all’impossibilità della convivenza, salvo che si provi – e l’onere incombe a chi ha posto in essere l’abbandono – che esso è stato determinato dal comportamento dell’altro coniuge, ovvero quando il suddetto abbandono sia intervenuto nel momento in cui l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza si sia già verificata, ed in conseguenza di tale fatto”. (Cass. 17056 del 2007; 12373 del 2005).

Dopo quanti giorni si può parlare di abbandono del tetto coniugale?

Non è facile rispondere in questi casi. Di certo deve trattarsi di un allontanamento non temporaneo e che abbia una certa stabilità, con l’intenzione da parte del coniuge che si sia allontanato di non fare ritorno nella casa coniugale.

Abbandono casa coniugale con figli – Coppie di fatto non sposate

Nel caso di abbandono del “tetto coniugale” da parte di coppie di fatto non sposate non si potrà parlare di addebito della separazione.

In questo caso, infatti, non si può procedere alla separazione dei coniugi e non vi sono obblighi nascenti dal matrimonio.

Tuttavia, in caso di figli minorenni, si può agire con un ricorso al Tribunale e con una denuncia a ripristinare il diritto dell’altro genitore di tenere con sé i figli.

In conclusione quali conseguenze potrebbe avere l’abbandono della casa coniugale da parte di uno dei coniugi prima della separazione?

L’abbandono non concordato della casa (tetto) coniugale prima della separazione, insieme ai figli minori, da parte di uno della moglie o del marito, senza provare un giustificato motivo (es. intollerabilità della convivenza per violenze, etc…), può comportare sia l’addebito della separazione nei confronti del coniuge che si allontani dalla casa familiare, che l’affidamento dei figli e dell’abitazione all’altro coniuge.

 

Di recente anche la sentenza n. 10719 del 2013, richiamando l’orientamento costante in giurisprudenza, ha avuto modo di aggiungere che ” nell’ipotesi in cui l’allontanamento (della casa coniugale, ndr) riguarda anche i figli minori la prova deve essere molto più rigorosa e la situazione d’intollerabilità, anche ad essi riferita, deve essere specificamente ed adeguatamente rappresentata e dimostrata”.

Molti coniugi sono tentati dal proporre una denuncia ai Carabinieri o alla Polizia. Prima di fare un simile passo consiglio di consultarsi con un avvocato, limitando magari la denuncia/querela solo in casi gravi e non gestibili in cui l’atro coniuge renda impossibile la visita dei figli minori.

In questo caso potrebbe trattarsi di vero e proprio caso di sottrazione.

Avv. Giuseppe Maniglia

Per conferire il mandato potete contattarmi su legalemaniglia@gmail.com. Potete, altresì, richiedere una consulenza legale online previo preventivo.

 

 

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