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PECULATO| Uso improprio auto di servizio:un utilizzo costante e reiterato nel tempo, idoneo ad arrecare un danno patrimoniale all’amministrazione, non integra il peculato d’uso, ma l’ipotesi (più grave) del peculato per appropriazione. Cass. 20922/12

In questo articolo parleremo del reato di peculato in caso di uso improprio dell’auto di servizio in caso si uso costante e reiterato con danno alla P.A.

Uso improprio dell’auto di servizio del dipendente della P.A.

Con la sentenza n. 20922 del 2012 la Corte di Cassazione ha ribadito che l’utilizzo dell’autovettura per fini personali e comunque estranei all’attività di servizio, integra il reato di peculato di cui all’art. 314 c.p.

Tuttavia, tale disposizione, prevede due gradi  di pena.

Il peculato per appropriazione

Il primo comma sanziona con la reclusione da tre a dieci anni il pubblico ufficiale  o l’incaricato di un pubblico servizio che – avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di danaro o di altra cosa mobile altrui – se ne appropria (c.d. peculato per appropriazione).

Il peculato d’uso

Il secondo comma disciplina, invece, il c.d. peculato d’uso, e sanziona con la meno grave pena della reclusione da sei mesi a tre anni, il pubblico ufficiale  o l’incaricato di un pubblico servizio che ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa.

Ebbene, nel caso di specie, il Tribunale ha qualificato la condotta nel reato peculato per appropriazione di cui all’art. 314 comma 1 c.p., in quanto non si è trattato di un uso momentaneo dell’autovettura di ufficio, ma di un utilizzo costante e reiterato nel tempo, idoneo ad arrecare un danno patrimoniale  apprezzabile all’amministrazione, come dimostrato dai chilometri effettuati.

Giuseppe Maniglia – Avvocato a Palermo

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